Savino Muraglia è senza dubbio l’esteta dell’olio extravergine d’oliva italiano di alta qualità.

Un giovane imprenditore colto e perspicace, figlio di generazioni di frantoiani ed esperti coltivatori oleari, “capatosta” pugliese con una world vision nel cuore.

Mi accoglie in un caldo pomeriggio di inizio estate nella sua azienda ad Andria: frantoio, zona di imbottigliamento, uffici, accoglienza, si snodano ai miei passi in un’osmosi perfetta.

Tra un ambiente e l’altro colori fluidi e richiami al verde oliva, foto di grandi personaggi e frasi motivazionali mi accompagnano lungo le scale prima di giungere nel suo ufficio.

E’ rilassato e concentrato Savino, mentre mi mostra l’azienda e la sua storia, coordina il lavoro del suo team, tutto al maschile, giovane e dinamico.

Gli chiedo subito come mai non ci sia una presenza femminile, lui mi risponde:“Fino ad ora non è capitato, ma ho sulla mia scrivania diversi curricula di giovani donne preparate che collaboreranno con la nostra azienda”.

Mi parla dei suoi nuovi progetti, della storia e della grande passione che lo legano alla sua terra, la volontà di essere voluto tornare da una promettente carriera a Milano nella sua Puglia natìa.

I suoi oli evo , famosi  nell’immaginario pubblicitario dell’olio extravergine d’oliva di alta qualità, vestiti da bottiglie ricercate e dal design unico, non sono solo  prodotti cool che vantano importanti vetrine nazionali ed estere, ma racchiudono i sapori della terra pugliese con una grande ricercatezza di equilibrio e sinuosità nei profumi e nell’assaggio.

La coratina denocciolata e la coratina intensa sono l’esempio volitivo di un’imprenditoria olearia attenta al proprio cliente e alle pluralità di gusti e interpretazioni.

Se la coratina è l’emblema delle terre di Puglia, nella firma Muraglia, pur attendendo ai sentori tipici di questa cultivar, accoglie anche sentori freschi floreali e officinali.

La coratina denocciolata assume sentori di erbe aromatiche e apre al gusto la sua essenza, soprattutto verso i mesi primaverili ed estivi dell’anno.

La coratina intensa, spesso interpretata erroneamente come una cultivar “solista” e  di difficile abbinamento culinario, è nell’interpretazione Muraglia un olio extravergine d’oliva di grande eleganza dove accanto ai sentori di carciofo e mallo di mandorla fresca,  si percepiscono i profumi della menta peperita e del basilico. Amaro e piccante sono in perfetto equilibrio e conferiscono a questo olio evo un profilo di assoluta freschezza e fiorente vegetalità.

La peranzana, altra cultivar tipica della Puglia, è un olio extravergine d’oliva dal fruttato medio dove le sfumature di pomodoro, carciofo, mandorla e ravanello danzano in una percezione olfattiva prima e gustativa poi, di grande equilibrio accompagnate dallo sfondo di un amaro e piccante senza eccessi.

Savino Muraglia mi mostra, con orgoglio, la sua più innovativa produzione: Fumo e la linea degli oli extravergine d’oliva aromatici.

E se il prodotto Fumo viene utilizzato nelle ristorazioni più quotate e importanti italiane ed estere, come  dallo Chef Felice Sgarra del ristorante Umami di Andria, (nella proposta del suo “segreto di maialino”con tartufo nero della Murgia e caciocavallo podolico del Gargano), la linea degli aromatici sono una vera leccornìa per il palato e racchiudono grande classe e originalità.

Dalla versione di olio evo al peperoncino calabrese, passando per le essenze di zenzero e sedano, l’olio extravergine d’oliva al limone IGP è un vero elisir di piacere.

Perfetto a crudo su insalate verdi e fantasia di verdure, sofisticato accompagnando tagliolini all’uovo e salvia, o ancora, rivisitato  con originalità se condito su un’ananas spolverata alla vaniglia.

Appena assaggiato questo olio aromatizzato al limone, ho pensato all’estate, al mare, ai profumi che la natura sprigiona e come nuovo mood, servito come un liquore: ghiacciato, accompagnato da qualche foglie di menta e  gocce di gin.

Numerose le ristorazioni italiane di livello e quotate in guida Michelin che si fregiano dell’olio extravergine d’oliva Muraglia: dal ristorante leccese Bros’ di Floriano Pellegrino e Isabella Potì (giovani astri nascenti  della cucina gourmet pugliese individuati tra gli under 30 più influenti nel 2017 da Forbes) a Cristina Bowerman di Glass Hostaria a Roma, per continuare con Gaetano Trovato del ristorante Arnolfo in Toscana, Gian Piero Vivalda di Antica Corona Reale in Piemonte, Felice Lo Basso in Felix Lo Basso Restaurant a Milano, e solo per citarne alcuni.

Prima di salutare Savino, non potevo non fare visita ai sui terreni: 40 ettari di uliveti sull’altopiano della Murgia.

A fare ombra al nostro cammino le fronde secolari delle piante di coratina: al centro di esse primeggia un ulivo di oltre quatttrocentocinquantanni.

“E’ una tappa obbligatoria per chi visita l’azienda”mi spiega Savino.

“Da qui nasce la storia della nostra famiglia e della produzione del nostro olio extravergine d’oliva”.

Il suono prepotente delle cicale rompe la nostra conversazione.

La parole non bastano a descrivere la sinergia che la natura riesce ancora a stabilire in luoghi non contaminati come questo.

I piedi affondano nelle zolle di terra rimosse, le braccia sono accarezzate dai rami degli ulivi che sembrano fare un inchino al nostro passo.

Tornerò ancora a scoprire queste terre di Puglia. Tornerò ancora da Savino Muraglia a conoscere i suoi nuovi progetti.

Sono sicura che questi siano solo i capitoli iniziali della storia di un’ azienda ambiziosa e forte dei suoi valori. Un’azienda di olio extravergine d’oliva “capatosta”.